In un’intervista del programma domenicale ‘l’Arena’ di Massimo Giletti su Rai1, Fazio parla così del Festival a cui sta lavorando.
“Per quanto riguarda i superospiti – fa notare – nelle precedenti edizioni di Sanremo non ero nemmeno nella direzione artistica e mi ero concentrato proprio sugli ospiti sullo spettacolo, e devo dire che sono andate bene da un mio punto di vista, c’è un buon ricordo quindi non ha senso per me rifare la stessa cosa”.
”Questa volta – spiega il conduttore – mi sono detto che per me Sanremo è la musica e quindi abbiamo fatto una scelta accurata delle canzoni che può essere condivisa o meno, più o meno apprezzata, sono canzoni che hanno una linea forte. Quest’anno Sanremo sarà così, siamo in un momento di spending rewiew, hai visto che abbiamo preso Luciana, è quello che avevamo in casa, facciamo le cose tra di noi. Il superospite vero è la gara delle canzoni”.
La scelta delle canzoni, ribadisce Fazio, ha ”il segno della contemporaneità
e sarà il vero punto di forza della rassegna”. “L’idea – ha spiegato Fazio- era quella di fare una composizione di cast che non rispecchiasse certe tipologie, nel senso che si sceglievano le canzoni perché alcune dovevano piacere ai giovani, altre alle mamme, altre ai meno giovani, poi alle donne. Abbiamo detto: scegliamo le canzoni che raccontano la musica italiana di oggi. Sono molto diverse tra loro: c’è il pop, ci sono anche gruppi inattesi per Sanremo. La contemporaneità non è l’assunto ma il risultato. Se dovessi dire qual è il tema comune di questo Sanremo direi che le canzoni esprimono questa idea di contemporaneità”.
Fazio rifiuta l’idea di aver rottamato i cantanti sanremesi, quelli che tradizionalmente sono in gara al Festival: ”Non c’è nessuna rottamazione - ribadisce nell’intervista – è una parola che detesto. Anzi abbiamo una serata, quella del venerdì, nella quale si gioca con le canzoni del passato e ovviamente nelle serate precedenti a questa del venerdì c’è l’arrivo di queste tre colonne che hanno fatto la storia di Sanremo: Toto Cutugno, Ricchi e Poveri, Albano. Io non vedo l’ora di rivederli. Sanremo è un gioco bisogna prenderlo con grande leggerezza altrimenti diventa un errore tutto”.
Nessuna polemica con chi ha protestato per l’esclusione:
”Ringrazio tutti quelli che hanno mandato le canzoni al festival – conclude il conduttore – ne dovevamo scegliere 14 e mi dispiace se qualcuno c’è rimasto male”.
Questa mattina inoltre negli studi di ‘Uno Mattina in Rosa‘ su Rai1 sono stati presentati al pubblico gli otto GIOVANI finalisti di Sanremo 2013. Si tratta di: Andrea Nardinocchi, Antonio Maggio, Blastema, Ilaria Porceddu, Il Cile, Irene Ghiotto, Paolo Simoni e Renzo Rubino.
La seconda a essere presentata è stata Ilaria Porceddu, dalla Sardegna, che porterà la
canzone ‘In equilibrio‘. “Sono molto orgogliosa di aver portato la mia terra a Sanremo. Con il sardo riesco a esprimere la mia parte più istintiva e primitiva“, ha detto Ilaria, che canta in parte in sardo e in parte in italiano.
Irene Ghiotto porterà il brano ‘Baciami‘. La giovane cantante arriva artisticamente da Area
Sanremo. “E’ stata un’esperienza bellisssima, che mi ha portata qui“, ha commentato Irene.
Andrea Nardinocchi si presenterà al Festival con ‘Storia impossibile‘. Andrea ha un
talento molto originale: è in grado di fare beat box, una tecnica che nasce negli Usa e che permette di reppare e produrre suoni con la bocca come se si stesse suonando una batteria.
Ultimo concorrente in gara per la categoria GIOVANI è Lorenzo Cilembrini, in arte Il Cile,
con il brano ‘Le parole non servono più’
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